Bisogna per forza fare qualcosa di nuovo per scrivere, arrangiare, registrare e produrre un disco? No, a patto che si padroneggi con sapienza e furbizia la propria arte colorandola di volta in volta con diverse nuance della medesima tinta. Una regola, questa, che Jack Johnson ha fatto sua sin dalla seconda prova in studio, quel gioiellino di On And On che già faceva il verso all’esordio Brushfire Fairytales. E giunto al quinto album, uscito il primo giugno di quest’anno, il musicista-surfista-filmaker-ecologista-discografico (sua la Brushfire Records che pubblica lavori piuttosto interessanti) delle Hawaii punta ancora sulla consolidata formula che l’ha trasformato in una superstar che riempie gli stadi di tutto il mondo: canzoni semplici e gioiose, costruite sulla chitarra acustica e fatte da belle melodie e suoni densi e caldi.
To The Sea, giunto dopo lo splendido CD+DVD di En Concert che documentava la tournée europea di Jack in supporto al precedente Sleep To The Static, prosegue proprio il discorso artistico cominciato nel 2001. E proprio come in STTS anche in questo To The Sea fanno capolino le chitarre elettriche, mai usate da Johnson prima del 2008, e gli arrangiamenti della band al completo che ormai lo accompagna da quasi un decennio: il bassista Merlo Podlewski, il batterista Adam Topol e soprattutto il tastierista Zach Gill sono ormai i punti cardine del sound del singer-songwriter di Haleiwa.
I 13 pezzi contenuti nell’album appena uscito, dunque, non aggiungono e non tolgono nulla a quello che era stato detto prima dal compagno di merende di Ben Harper ma convincono dal primo all’ultimo. Jack Johnson scrive con confidenza, sa quali sono i suoi punti deboli e sa anche come mascherarli. Il primo singolo, You And Your Heart, è un chiaro esempio di come la sua arte sia perfettamente affinata: il brano viaggia leggiadro e spensierato che è un piacere mettendo a segno un ritornello che ti si scava nel cervello senza possibilità di scampo, tant’è vero che l’album è già schizzato al primo posto della classifica di Billboard con 243.00 copie vendute (di cui oltre il 50% i download), una sorta di evento considerato che nelle ultime 8 settimane si conquistava il n.1 con meno di 200.000 pezzi.
E così anche le successive To The Sea, No Good With Faces e At Or With Me hanno la forza per ammaliare l’ascoltatore che viene continuamente ripagato traccia dopo traccia. Anche Turn Your Love, la collaborazione con Paola Fuga, donnone dalla gran voce che avevamo già apprezzato su En Concert, e canzoni più radiofoniche come The Upsetter, Red Wine, Mistakes, Mythology e Pictures Of People Taking Pictures contribuiscono a rendere To The Sea una prova più che buona. Jack, ti aspettiamo alla prossima.